lunedì 2 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 2

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - Lezione 2

Alla fine degli anni '90 una forte crisi finanziaria colpì l'Asia.
Furono colpite in particolare le "tigri asiatiche", partendo da Tailandia e Malesia.
Oggi di quella crisi non è rimasta che la cicatrice: qualcuno ricorda come avvenne il recupero?
Probabilmente no... dato che in Europa nessuno l'ha mai voluto spiegare.

Però in quel periodo lavoravo in Malesia, e posso delucidarvi senza censure. Non sono esperto in economia, quindi riporto i punti principali senza commentarli o giudicarli: l'unica cosa che conosco (come tutti) è il risultato finale.
In Malesia venne fatta una pesante manovra economica, che impegnò tutto il governo federale per parecchio tempo: credo che furono necessarie almeno 2 settimane di lavori.
Era necessario innanzitutto sostenere l'economia nazionale: "più soldi girano, più l'economia può crescere". Per far girare i soldi, ci vuole disponibilità da parte della popolazione a spendere. Quindi si agì immediatamente per scongiurare un'eventuale recessione, nel modo seguente:
  • Prezzi calmierati per i prodotti alimentari di produzione nazionale di prima necessità: i prezzi di riso e olio di palma vennero fissati per legge, così come i valori minimi di produzione, in modo da garantire sia disponibilità che costi sostenibili.
  • Azzeramento dell'IVA per l'acquisto di auto... solo per quelle di produzione nazionale: le Proton (la Proton è quella ditta automobilistica che ha assorbito la Lotus). Questo era valido sia per le utilitarie (le varie versioni del modello Wira) che per i nuovi modelli di fascia alta.
  • Sovvenzioni per il turismo, con riduzione delle imposte per tutti i pacchetti turistici... solo all'interno del territorio nazionale.
  • L'IVA non venne aumentata in nessun caso: rimase al 5%, valore considerato già piuttosto alto. Questo infatti è un valore di riferimento negli Stati asiatici, dall'Iran a Taiwan: talvolta raggiunge il 7%, altre volte è inferiore (a Singapore era del 3%).
  • La valuta nazionale venne svincolata dal dollaro di Singapore per dare più libertà di svalutazione (anche se la svalutazione toccò in particolare il Baht tailandese, non il Ringgit malese).

Il nostro governo al contrario sta attuando manovre puramente e dichiaratamente recessive, indicando che dobbiamo spendere di meno.
L'aumento dell'IVA è un chiaro esempio.
Infatti, tale aumento non porterà ad un incremento delle entrate per lo Stato, perché abbondantemente compensato dai cali negli acquisti. L'obiettivo non è aumentare gli introiti, ma far girare meno soldi (a meno che non siano dei perfetti dementi).
Quindi, seguiamo le indicazioni del governo e riduciamo gli acquisti.
Dobbiamo però farlo in maniera oculata, in modo da non ridurci allo stato di pezzenti.
*
Automobili:
I nostri padri erano abituati ad acquistare modelli via via più lussuosi, visto che di anno in anno il reddito aumentava.
Mio padre andava al lavoro in bicicletta (40 km al giorno), poi ha comprato una Lambretta scassata, quindi una 500, poi è arrivato il Maggiolino Volkswagen, seguito da un favoloso Maggiolone, un'Audi 80, una A4...
Oggi dobbiamo renderci conto che la situazione si è invertita.
Se sono costretto rottamare un'auto acquistata 10 anni fa con 15000 Euro, adesso devo cercar di spendere una cifra uguale o inferiore. Una spesa di 16000 Euro è difficilmente giustificabile.
Molti nuovi modelli sono imbottiti di optional spesso costosi e superflui: se ho potuto vivere benissimo e senza sacrificio senza di essi fino a ieri, perché adesso sembrano così necessari? Cerchiamo di non cadere nelle solite manovre di manipolazione mentale, che creano un'artificiosa dipendenza da oggetti che, soprattutto in un periodo come questo, risultano fuori dalla nostra portata oltreché inutili.
Oltre al prezzo valutate bene l'affidabilità, la durata, il costo dei ricambi e soprattutto il consumo di carburante.
Sembra strano per gli addetti, ma molto spesso gli acquirenti non si informano affatto sui prezzi di assistenza e ricambi, salvo poi lamentarsi quando un tagliando viene a costare 300 € o più (il costo di un tagliando... Ford, ad esempio, in assenza di problemi particolari, non raggiunge la metà).
La maggioranza degli acquirenti si rivolge sempre al solito concessionario "di fiducia", e cambia l'auto con un nuovo modello della medesima marca. Questo comportamento oggi non è più praticabile: bisogna essere disposti a valutare varie marche e, una volta deciso cosa acquistare, visitare parecchi concessionari. Nonostante la presenza di listini e direttive aziendali, potrete vedere differenze di prezzo tra i concessionari nell'ordine del 10%.
Se vi accontentate dell'auto in pronta consegna già disponibile nel salone, anche se non è del colore desiderato, il risparmio potrà essere superiore.
Questa libertà di scelta vi "costerà" qualche sacrificio e un po' di tempo, ma sarete abbondantemente ripagati.
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Donazioni:
Le donazioni sono spesso la principale fonte di sostentamento di molte organizzazioni di assistenza e di volontariato.
In un periodo di crisi come questo soffrono per una netta diminuzione di introiti (con spese sempre crescenti).
Il mio consiglio qui NON è quello di tagliare le donazioni che eventualmente elargite (includendo il 5 per mille e l'8 per mille delle dichiarazioni dei redditi), ma di selezionare attentamente i destinatari di questi soldi.
Infatti esistono molte organizzazioni, tra l'altro si tratta delle più note, che già  ricevono sovvenzioni da enti statali, e magari spendono buona parte dei soldi per pagare personale stipendiato e per le solite non identificate "spese di gestione".
Al contrario altre organizzazioni sono ben più efficienti: operano solo con volontari (personale stipendiato nullo o quasi) e le donazioni vengono effettivamente utilizzate per gli scopi dichiarati, con risultati chiari e ben documentati.
Tra le prime ce ne sono tantissime... ricordate l'Operazione Arcobaleno, per sostenere la popolazione albanese alcuni anni fa? Pare che agli Albanesi non arrivò quasi nulla.
Tra le seconde vorrei segnalare in particolare le seguenti, che conosco bene e sicuramento utilizzano i fondi come i donatori vorrebbero:
  • Opera San Francesco, http://www.operasanfrancesco.it/, che fornisce vitto, vestiario e cure mediche ai poveri e senzatetto di Milano,
  • Comitato Maria Letizia Verga, http://www.comitatomarialetiziaverga.it/, che supporta progetti per la degenza ospedaliera di bambini affetti da leucemia e sostiene la ricerca scientifica (acquisto di materiale diagnostico ecc.) presso l'Ospedale di Monza,
  • Associazione per il Bambino in Ospedale, http://www.abio.org/, che fornisce assistenza ospedaliera ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici e alle loro famiglie in tutta Italia.
Per chi ama gli animali segnalo la LAV, lega anti vivisezione, che è realmente attiva nella protezione degli animali.
Non mi fido invece delle associazioni che inviano soldi all'estero: per quanto ne so, la maggior parte del denaro viene intercettata e finisce nelle mani delle mafie locali. E in un periodo di crisi, ritengo che sia meglio mantenere il denaro entro i confini nazionali.
Arrivederci alla prossima lezione.

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