mercoledì 11 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 5

Si ricorda che tra circa 6 mesi l'IVA verrà aumentata del 2%.

Questo implica un incremento dell'inflazione reale del 2% circa rispetto al valore già presente.
I lavoratori dipendenti, gli statali e i pensionati non riceveranno alcun adeguamento in busta paga, né si parlerà di tale aumento nelle contrattazioni sindacali, nei dibattiti in TV, sui giornali... cercheranno di far calare il silenzio totale: così è stato con il precedente aumento voluto dal governo Berlusconi... pensate che con il governo Monti qualcuno oserà protestare? E al limite, se qualche cittadino "immaturo" dovesse proprio farlo, gli verrà risposto che si tratta di uno scatto automatico della manovra precedente: è colpa di Berlusconi.

Quindi preparatevi a tagliare gli acquisti di un ulteriore 2%.
Per una famiglia media che spende 1000€ al mese, significa togliere dal carrello della spesa bisettimanale prodotti per circa 10€, ogni volta: vedrete che non è poco. 5€ se siete ridotti a fare la spesa tutte le settimane.

*
Prodotti cinesi

Includo tutti i prodotti "Made in China" o "Made in P.R.C.", indipendentemente dalla marca, che può essere anche europea o americana.
Il prezzo dei prodotti cinesi è relativamente basso, a volte incredibilmente basso, per varie ragioni:

- spese di ricerca e sviluppo ridotte al minimo (si tratta spesso di progetti copiati, o forniti dai marchi esteri che fanno produzione in Cina),
- manodopera sfruttata e scarsamente pagata (alcuni prodotti vengono assemblati nei campi di concentramento, quindi gratis),
- materie prime di scarsa qualità,
- costo di energia elettrica e infrastrutture ridotto,
- scarso peso fiscale in loco, e assenza di dazi doganali per l'importazione in Europa,
- costi per adeguamento a normative di sicurezza, ecologia ecc. praticamente nulli, dato che la sensibilità cinese in materia non è certamente ai massimi livelli.

In pratica si tratta di una competizione assolutamente impari verso i prodotti occidentali, ma comunque attuata in maniera tale da non contrstare le norme commerciali internazionali.

L'idea di boicottare prodotti cinesi è impraticabile, ma anche poco efficace.
Bisogna invece utilizzare il nostro potere di scelta in maniera più focalizzata, sfruttando la miopia cinese a nostro vantaggio laddove possibile.

1
Beni con marchio europeo, americano o italiano (includendo vestiario, elettrodomestici, automobili): evitateli quando non siano prodotti e assemblati nei Paesi del marchio originale. Molte marche, anche italiane, producono in Cina con costi (e qualità) cinesi e vendono in Italia a prezzi italiani: lasciate tutta questa roba sugli scaffali e comprate invece l'equivalente descritto aò punto 3: otterrete un notevole risparmio a pari qualità - inclusa l'assistenza post-vendita (*).
2
Prodotti tecnologici (televisori, computer, hi-fi, cellulari ecc.): arriva praticamente tutto dalla Cina o quasi, indipendentemente dal marchio. Che appaia un logo importante o no, la qualità del materiale e dell'assemblaggio è comunque molto simile. Se aggiungiamo il problema dato da riparazioni costose o impossibili (Apple ha commercializzato telefonini in cui non si poteva neppure cambiare la batteria) diventa importante spendere il meno possibile attraverso l'acquisto di sottomarche (provengono dai medesimi stabilimenti) e possibilmente evitando i modelli più recenti (meno testati, e che diverranno comunque obsoleti in pochi mesi). Così non appena il prodotto non funziona più lo si butta via senza troppi rimpianti.
3
Sottomarche cinesi: vanno tenute in considerazione per tutti i prodotti di durata limitata, quando non vale la pena di spendere decine di Euro per qualcosa che in pochi anni diventerebbe comunque obsoleto. In Internet si trova di tutto a prezzi bassissimi, sia su siti di e-commerce generico (eBay e simili), sia su siti specializzati e molto affidabili, ma ancora poco noti in Italia (ad esempio Chinavasion). Al contrario, i negozi al dettaglio europei non si sono ancora attrezzati per lo smercio di questo materiale: viene applicato un ricarico tale da
annullare i vantaggi. Fanno eccezione alcuni grossisti e catene commerciali cinesi. In Italia da qualche tempo è presente Hao-Mai, una catena molto conveniente per casalinghi, elettrodomestici, giocattoli e altro materiale senza pretese.
4
Materiale importato illegalmente: viene venduto liberamente da venditori abusivi, nei mercatini, e più raramente da venditori regolari (assieme a materiale legale). Si tratta solitamente di oggetti venduti allo stesso prezzo di quelli al punto precedente, della stessa tipologia, ma senza alcuna garanzia (materiali, tossicità,
sicurezza, durata). Si tratta di pura spazzatura, se la acquistate significa che nonostante la crisi avete soldi da buttare.

Nota (*): esperienza personale su un oscilloscopio (strumento per laboratorio) di una nota marca americana, ma appartenente ad una linea di prodotto assemblata in Cina. Costo: circa 4000€. La batteria si è esaurita dopo un solo anno di funzionamento. La sostituzione (circa 600€) non è stata coperta dalla garanzia, in quanto la linea "economica" assemblata in Cina non viene neppure gestita dalla casa madre ma da una sussidiaria che non è in grado di soddisfare gli stessi criteri di qualità.


Arrivederci alla prossima lezione.

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