venerdì 13 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 6

La cosa principale di cui l'Italiano medio dovrebbe rendersi conto (ma in media non lo fa ancora) è che, per motivi che non mi spiego ma che vengono ben descritti ad esempio in questo blog, siamo entrati in una situazione finanziaria in cui lo Stato non svolge più le sue funzioni di protezione sociale, e ogni individuo deve occuparsi della propria sopravvivenza finanziaria senza guardare in faccia nessuno.
Monti ha già sulla coscienza circa 25 suicidi: se continuiamo a non agire... questi 25 saranno solo un piccolo anticipo.

La lezione di oggi dovrebbe riguardare un po' tutti. Molti punti sono già noti alla maggioranza dei lettori, ma ho inserito qualche aggiunta e spunti di riflessione che ritengo utili.
Si basano anche sulla mia passata esperienza lavorativa di riparatore di elettrodomestici.

Elettrodomestici

Un corretto uso degli elettrodomestici porta ad un sensibile risparmio di energia e ad una maggiore durata.
Qui NON si consiglia di sostituire elettrodomestici funzionanti con altri in "Classe A" o idiozie simili, anzi: è molto probabile che il costo di un apparecchio nuovo non possa mai essere compensato dal risparmio di energia. Finché un elettrodomestico continua a funzionare, tenetelo.
La mia macchina da caffè espresso è del 1982, e la lavatrice del 1978: entrambe perfette e utilizzate quotidianamente.

Frigorifero:
Il compressore ha un consumo limitato, ma talvolta resta in funzione per lungo tempo, contribuendo sensibilmente al consumo di energia elettrica. Un uso scorretto può aumentare il consumo anche di 10 volte!
  • Cercate di ridurre il numero di aperture e il tempo impiegato per prelevare e riporre gli alimenti.
  • Assicuratevi che la guarnizione sia in buono stato, senza muffe e senza tagli. Oltre i 10 anni di età può essere utile ungerla leggermente con olio di vaselina. La chiusura deve essere completa e a tenuta. Se il frigorifero è ad incasso, l'unico modo per esserne certi è controllare che non si formi ghiaccio all'interno.
  • La resistenza meccanica all'apertura, quando lo sportello è chiuso, è dovuta a bande magnetiche contenute nella guarnizione: il frigorifero non va in depressione a causa della minore temperatura (come ho sentito dire da qualche incompetente). Quindi questa resistenza non è prova di una buona tenuta.
  • Procedere allo sbrinamento se si forma brina all'interno oltre i 5 millimetri di spessore: in frigoriferi non autosbrinanti e senza perdite, questo dovrebbe rendersi necessario circa una volta all'anno. La brina fa da isolante, costringendo il compressore a funzionare per tempi molto più prolungati.
  • Appena la brina si è sciolta, riaccendete subito il frigorifero e asciugate l'interno. Infatti le serpentine dei modelli di oggi sono di scarsissima qualità e non sopportano ampie variazioni di temperatura. Non usate attrezzi meccanici o acqua bollente per facilitare il distacco: se avete fretta aiutatevi con un asciugacapelli (facendo attenzione a non bagnarlo).
  • Non inserite nel frigorifero alimenti appena cotti e ancora caldi: lasciate che si raffreddino all'aperto.
  • Quando fa molto caldo e non potete più sopportarlo non tenete il frigo aperto sperando che vi raffreddi la cucina come un condizionatore: non lo fa (anzi, la potrebbe riscaldare ulteriormente).
Lavatrice:
Mediamente consuma circa il 40% dell'energia elettrica di una famiglia, quindi va tenuta in grande considerazione. Il consumo è in buona parte dovuto alla fase di riscaldamento dell'acqua.
  • Se pagate l'energia con una tariffa bioraria, usate la lavatrice esclusivamente durante la fascia meno costosa. Questo vale anche per l'eventuale lavastoviglie. Se i vicini si lamentano del rumore di notte, dite loro di fare la stessa cosa (o di farvi loro il bucato, negli orari più graditi, e a loro spese).
  • Ottimizzate il carico: se il modello permette di ridurre la quantità di acqua per i carichi incompleti, considerate che metà acqua richiede più o meno metà energia per essere portata alla temperatura desiderata.
  • Regolate la temperatura al minimo indispensabile, facendo qualche prova (la qualità del lavaggio non deve peggiorare). In generale per biancheria molto sporca in cotone 60-70°C sono più che sufficienti, 90°C non servono, e determinano un consumo di energia circa doppio. Le macchie più difficili dovrebbero essere trattate prima di utilizzare la lavatrice.
  • Se il motore della lavatrice dell'eventuale seconda casa, dopo un anno di inutilizzo, non ha intenzione di funzionare, e magari vedete del fumo bianco e puzzolente uscire dal retro del cassone, non credete al tecnico che vi consiglia di sostituirla: basta cambiare il condensatore. Il costo del ricambio si aggira attorno ai 10€ e la lavatrice ritorna nuova.
Illuminazione:
E' forse il capitolo più pubblicizzato, anche se contribuisce in minima parte alla spesa media. In effetti è parzialmente una questione di business.
  • Dove possibile utilizzate lampadine a basso consumo: quelle al neon consumano circa un terzo di quelle a filamento (alogene o classiche), quelle a LED consumano un decimo. Le alogene sono poco più efficienti delle lampadine a filamento classiche... che non sono più in vendita.
  • Questo consiglio non ha valore "universale": va bene in particolare all'aperto (sempre) e in casa nei periodi caldi. Quando fa freddo invece, l'energia che una lampadina a filamento disperde in casa altro non è che calore, che contribuisce al bilancio termico totale: in pratica una lampadina a filamento da 100W è equivalente ad una lampada LED da 10W più una stufetta elettrica da 90W. D'inverno non buttate via soldi per cambiare tutte le vostre lampadine antiquate con modelli a bassa energia: aspettate pure che si brucino o che arrivi la primavera.
  • Lampadine e tubi al neon contengono vapori di mercurio e sali di fosforo: elementi molto pericolosi anche per semplice inalazione. Fate attenzione a non romperle, e nel caso allontanate i bambini, arieggiate bene il locale e rimuovete accuratamente ogni frammento. Le luci al neon sono tutt'altro che ecologiche.
Altro:
Aspirapolvere, ferro da stiro, frullatore, TV, stereo, computer, caricabatterie vari... quando servono si può fare ben poco per ridurne il consumo. Cercate solo di non dimenticare accesi apparecchi non utilizzati e dormite sonni tranquilli.

mercoledì 11 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 5

Si ricorda che tra circa 6 mesi l'IVA verrà aumentata del 2%.

Questo implica un incremento dell'inflazione reale del 2% circa rispetto al valore già presente.
I lavoratori dipendenti, gli statali e i pensionati non riceveranno alcun adeguamento in busta paga, né si parlerà di tale aumento nelle contrattazioni sindacali, nei dibattiti in TV, sui giornali... cercheranno di far calare il silenzio totale: così è stato con il precedente aumento voluto dal governo Berlusconi... pensate che con il governo Monti qualcuno oserà protestare? E al limite, se qualche cittadino "immaturo" dovesse proprio farlo, gli verrà risposto che si tratta di uno scatto automatico della manovra precedente: è colpa di Berlusconi.

Quindi preparatevi a tagliare gli acquisti di un ulteriore 2%.
Per una famiglia media che spende 1000€ al mese, significa togliere dal carrello della spesa bisettimanale prodotti per circa 10€, ogni volta: vedrete che non è poco. 5€ se siete ridotti a fare la spesa tutte le settimane.

*
Prodotti cinesi

Includo tutti i prodotti "Made in China" o "Made in P.R.C.", indipendentemente dalla marca, che può essere anche europea o americana.
Il prezzo dei prodotti cinesi è relativamente basso, a volte incredibilmente basso, per varie ragioni:

- spese di ricerca e sviluppo ridotte al minimo (si tratta spesso di progetti copiati, o forniti dai marchi esteri che fanno produzione in Cina),
- manodopera sfruttata e scarsamente pagata (alcuni prodotti vengono assemblati nei campi di concentramento, quindi gratis),
- materie prime di scarsa qualità,
- costo di energia elettrica e infrastrutture ridotto,
- scarso peso fiscale in loco, e assenza di dazi doganali per l'importazione in Europa,
- costi per adeguamento a normative di sicurezza, ecologia ecc. praticamente nulli, dato che la sensibilità cinese in materia non è certamente ai massimi livelli.

In pratica si tratta di una competizione assolutamente impari verso i prodotti occidentali, ma comunque attuata in maniera tale da non contrstare le norme commerciali internazionali.

L'idea di boicottare prodotti cinesi è impraticabile, ma anche poco efficace.
Bisogna invece utilizzare il nostro potere di scelta in maniera più focalizzata, sfruttando la miopia cinese a nostro vantaggio laddove possibile.

1
Beni con marchio europeo, americano o italiano (includendo vestiario, elettrodomestici, automobili): evitateli quando non siano prodotti e assemblati nei Paesi del marchio originale. Molte marche, anche italiane, producono in Cina con costi (e qualità) cinesi e vendono in Italia a prezzi italiani: lasciate tutta questa roba sugli scaffali e comprate invece l'equivalente descritto aò punto 3: otterrete un notevole risparmio a pari qualità - inclusa l'assistenza post-vendita (*).
2
Prodotti tecnologici (televisori, computer, hi-fi, cellulari ecc.): arriva praticamente tutto dalla Cina o quasi, indipendentemente dal marchio. Che appaia un logo importante o no, la qualità del materiale e dell'assemblaggio è comunque molto simile. Se aggiungiamo il problema dato da riparazioni costose o impossibili (Apple ha commercializzato telefonini in cui non si poteva neppure cambiare la batteria) diventa importante spendere il meno possibile attraverso l'acquisto di sottomarche (provengono dai medesimi stabilimenti) e possibilmente evitando i modelli più recenti (meno testati, e che diverranno comunque obsoleti in pochi mesi). Così non appena il prodotto non funziona più lo si butta via senza troppi rimpianti.
3
Sottomarche cinesi: vanno tenute in considerazione per tutti i prodotti di durata limitata, quando non vale la pena di spendere decine di Euro per qualcosa che in pochi anni diventerebbe comunque obsoleto. In Internet si trova di tutto a prezzi bassissimi, sia su siti di e-commerce generico (eBay e simili), sia su siti specializzati e molto affidabili, ma ancora poco noti in Italia (ad esempio Chinavasion). Al contrario, i negozi al dettaglio europei non si sono ancora attrezzati per lo smercio di questo materiale: viene applicato un ricarico tale da
annullare i vantaggi. Fanno eccezione alcuni grossisti e catene commerciali cinesi. In Italia da qualche tempo è presente Hao-Mai, una catena molto conveniente per casalinghi, elettrodomestici, giocattoli e altro materiale senza pretese.
4
Materiale importato illegalmente: viene venduto liberamente da venditori abusivi, nei mercatini, e più raramente da venditori regolari (assieme a materiale legale). Si tratta solitamente di oggetti venduti allo stesso prezzo di quelli al punto precedente, della stessa tipologia, ma senza alcuna garanzia (materiali, tossicità,
sicurezza, durata). Si tratta di pura spazzatura, se la acquistate significa che nonostante la crisi avete soldi da buttare.

Nota (*): esperienza personale su un oscilloscopio (strumento per laboratorio) di una nota marca americana, ma appartenente ad una linea di prodotto assemblata in Cina. Costo: circa 4000€. La batteria si è esaurita dopo un solo anno di funzionamento. La sostituzione (circa 600€) non è stata coperta dalla garanzia, in quanto la linea "economica" assemblata in Cina non viene neppure gestita dalla casa madre ma da una sussidiaria che non è in grado di soddisfare gli stessi criteri di qualità.


Arrivederci alla prossima lezione.

martedì 10 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 4

O: si tratta di opinioni. L'osservanza dei suggerimenti di seguito descritti può danneggiare economicamente importanti marchi, ma comunque esprimere libere opinioni è un diritto al quale non rinuncio.

Utile, Inutile, Necessario, Superfluo

Aggettivi semplici: anche i bambini di seconda elementare sono in grado di dare una definizione abbastanza corretta del loro significato.
Ma quanti, anche tra gli adulti, sono realmente in grado di associare questi aggettivi agli oggetti che vedono in vetrina, nelle pubblicità, utilizzati da altri ecc. e di agire, o meglio di non agire di conseguenza?
Di fatto il sistema ci porta a fare associazioni pilotate a suo piacere, in modo da renderci dei burattini al suo servizio. Ci fa apparire necessari oggetti invece superflui, e utili oggetti che invece non lo sono così tanto da giustificarne l'acquisto.
Basta fare un giro in città per rendersi conto che si tratta realmente di concetti ormai dimenticati: quasi nessuno ci fa più caso.

E così si vedono SUV e altri mezzi irrazionali (come gli Hummer, quei gipponi cinesi che occupano 2 posti quando si parcheggiano) su strade cittadine asfaltate, cagnolini portati a spasso con il guinzaglio di pelle abbinato alle scarpe e alla borsetta della padroncina, gruppi di ragazzi praticamente in uniforme, con lo stesso tipo di giubbotto in piumino o di scarponi semi-anfibi anche d'estate, persone che sfoggiano l'ultimo modello di smartphone di marca per controllare la posta elettronica anche mentre pranzano... l'elenco potrebbe continuare per pagine.

A cosa pensavano queste persone quando hanno acquistato rispettivamente il SUV, il guinzaglio, il giubbotto, lo smartphone con il giusto marchio (ce ne sono di equivalenti senza marchio, ad un quinto del prezzo)?
In genere pensavano a come sarebbero state considerate da parte di altri individui, per il fatto che loro possedessero o non possedessero quell'oggetto. Utile, inutile, necessario, superfluo? No, pare che questa domanda non le sfiorasse neppure.
Infatti, secondo diversi studi di psicologia, le persone di questo tipo acquistano oggetti in grado di fornire loro l'identificazione con un gruppo di riferimento.
Si tratterebbe quindi di menti molto malleabili e manovrabili, non in grado di riconoscere un'identità propria, uno status, se non possono prima identificarsi con un gruppo.
Per tale identificazione è quindi NECESSARIO acquistare lo status-symbol di riferimento.

Il più bello, a comprovare quanto questo tipo di manipolazione mentale ci sovrasti, lo si vede nell'analizzare le qualità dei gruppi presi come riferimento.
Non voglio dilungarmi troppo: rileggete quest'articolo dall'inizio, per ciascuno degli esempi identificate il gruppo di riferimento, e quindi... cercate i lati umanamente positivi di tali gruppi, i motivi per i quali identificarsi con essi ci porterebbe a vivere meglio. Ne vale la pena?

Una persona libera, non condizionata da TV, mass media e altre fonti di spazzatura culturale, invece farebbe automaticamente la seguente analisi:
  1. Se un oggetto è uno status-symbol, a me non serve: ho già il mio status e non devo dimostrare nulla a nessuno.
  2. Nel caso invece dovesse risultare necessario per l'appartenenza ad un determinato gruppo di persone, significa che anche quel gruppo di persone è superfluo.
  3. Se risultasse necessario farne parte per poter portare avanti qualche attività, significa che si tratta di un'attività superflua per l'umanità (e quindi anche per l'individuo): devo cambiare strada, oppure... sono un individuo superfluo.
Rifiutare gli status-symbol non significa essere snob o sfigati. Al contrario, è una questione di libertà e sviluppo individuale, il dare un significato alla propria esistenza.
Accettare uno status-symbol significa appiattirsi passivamente di fronte ad un sistema di sfruttamento di massa, una sorta di allevamento per polli.

Quindi, riassumendo:
  • Rifiutate di acquistare qualsiasi oggetto che rappresenti uno status-symbol, si tratti di un'automobile, di un paio di occhiali o di un semplice accendino (se non siete in grado di farlo potete anche smettere di leggere il resto di questo blog: non è per voi). Il fatto che si tratti di uno status-symbol deve immediatamente far suonare un'allarme nella vostra mente.
  • Prima di qualunque acquisto catalogate l'oggetto, e poi decidete. Utile: può semplificare un aspetto importante della mia vita, ma prima devo pesare attentamente il rapporto costo/benefici; Inutile: potrebbe anche semplificare un'attività, che però non è rilevante per me; Necessario: non posso farne a meno per la mia esistenza personale, per portare avanti la mia attività; Superfluo: posso farne a meno senza enormi sacrifici quotidiani.
Rifiutare gli status-symbol significa evitare spese inutili e superflue che altrimenti peserebbero per migliaia di Euro all'anno.
E adesso che anche Pasqua è passata, andate pure al supermercato a comprare le colombe al giusto prezzo: non fate fare sacrifici inutili ai vostri figli.
Arrivederci alla prossima lezione

venerdì 6 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 3

O: opinione. Come già dichiarato nell'introduzione, si tratta di libere opinioni, quindi non perseguibili legalmente secondo il diritto internazionale. Inoltre tali opinioni non incitano a comportamenti illegali.

Lezione 3:


Carburanti

La benzina è uno dei principali capitoli di spesa del cittadino italiano medio.
Considerato che la qualità e i prezzi dei mezzi pubblici sono tali da rendere sempre più appetibile l'utilizzo dell'auto (basta essere in 2 perché il prezzo di treni e autobus prevalga rispetto a quello del carburante), il consumo di carburante deve essere tenuto in grande considerazione.
Il consumo di un'auto è piuttosto variabile, dipende da vari fattori. Con un po' di flessibilità e senza particolari sacrifici è possibile ridurre i consumi in modo sensibile.

Questi sono i punti principali:
  • Un motore in ordine, in particolare se diesel, consuma meno di un motore in pessimo stato. Lo dicono anche le pubblicità, ma valutando il numero di auto diesel che fumano come ciminiere, si direbbe che molti preferiscano consumare il 20% in più che spendere i 200 euro di un tagliando.
  • Lo stato e soprattutto la pressione delle gomme sono importanti: gomme sgonfie, ruote sbilanciate, cerchioni ovalizzati e convergenza sballata aumentano notevolmente i consumi, oltre a diminuire la sicurezza.
  • L'aerodinamica è importante in particolare sopra i 50-60 km/h: evitate i finestrini abbassati, portapacchi e portasci sul tetto se non necessari, alettoni e altri abbellimenti voluminosi se non originali. In autostrada potete sfruttare la scia di camion e pullman, procedendo dietro di essi alla minima distanza di sicurezza (cfr punto successivo).
  • Un'utilitaria di media cilindrata ha un consumo minimo in autostrada viaggiando a circa 85~90 km/h costanti. Se non avete fretta e potete concedervi di impiegare il 30% in più del tempo, rispetto alla velocità di crociera di 130 km/h, questo vi permette di risparmiare tra il 15% e il 30% a seconda del modello. Cercate di non addormentarvi (questa pratica in effetti è relativamente pericolosa, ma legale) e non preoccupatevi dei camion in difficoltà nel cercare di superarvi, del caos che create né di eventuali tamponamenti che non vi coinvolgano direttamente. Potete anche spostate lo specchietto retrovisore in modo da non vedere cosa succede dietro di voi.
Alcuni guidatori prediligono la velocità, in particolare oltrepassando i limiti. In Italia invece dovrebbero provare il brivido del rispetto dei limiti di velocità, ma proprio di tutti i limiti: inclusi quelli assurdi di 20 km/h in vista di lavori in corso, di 60 km/h già chilometri prima di una barriera autostradale, di 40 km/h sulle rampe di accesso di autostrade e superstrade ecc. Io lo faccio da quando sono stati introdotti i punti della patente: è più emozionante che correre a 200 km/h in una strada di campagna. E, nonostante i problemi arrecati, i punti ci sono ancora tutti.
In aggiunta considerate che l'inquinamento prodotto è proporzionale al consumo: consumando meno, inquinerete meno.
Purtroppo in molti comuni sorgono come funghi ostacoli artificiali sulla sede stradale: dossi grandi e piccoli, talvolta simili a rampe di lancio, magari intervallati da tombini mal posizionati e non in piano. Queste opere costringono i mezzi a rallentare e accelerare a più riprese, facendo aumentare tanto i consumi quanto l'inquinamento.
Penso che ciò accada in particolare in comuni che evidentemente navigano nell'oro grazie a prelievi Irpef e balzelli vari (Agrate Brianza e Concorezzo ad esempio, dovrebbero essere in pianura ma ci sono innumerevoli tratti in pendenza) in totale spregio dei fattori ambientali e di sicurezza stradale.
Sempre al fine di ridurre i consumi, ma anche per limitare gli sprechi di denaro pubblico e sensibilizzare le amministrazioni verso l'ecologia, i cittadini di comuni con questi problemi dovrebbero sapere cosa fare durante le prossime elezioni.

Buona Pasqua a tutti.

lunedì 2 aprile 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 2

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - Lezione 2

Alla fine degli anni '90 una forte crisi finanziaria colpì l'Asia.
Furono colpite in particolare le "tigri asiatiche", partendo da Tailandia e Malesia.
Oggi di quella crisi non è rimasta che la cicatrice: qualcuno ricorda come avvenne il recupero?
Probabilmente no... dato che in Europa nessuno l'ha mai voluto spiegare.

Però in quel periodo lavoravo in Malesia, e posso delucidarvi senza censure. Non sono esperto in economia, quindi riporto i punti principali senza commentarli o giudicarli: l'unica cosa che conosco (come tutti) è il risultato finale.
In Malesia venne fatta una pesante manovra economica, che impegnò tutto il governo federale per parecchio tempo: credo che furono necessarie almeno 2 settimane di lavori.
Era necessario innanzitutto sostenere l'economia nazionale: "più soldi girano, più l'economia può crescere". Per far girare i soldi, ci vuole disponibilità da parte della popolazione a spendere. Quindi si agì immediatamente per scongiurare un'eventuale recessione, nel modo seguente:
  • Prezzi calmierati per i prodotti alimentari di produzione nazionale di prima necessità: i prezzi di riso e olio di palma vennero fissati per legge, così come i valori minimi di produzione, in modo da garantire sia disponibilità che costi sostenibili.
  • Azzeramento dell'IVA per l'acquisto di auto... solo per quelle di produzione nazionale: le Proton (la Proton è quella ditta automobilistica che ha assorbito la Lotus). Questo era valido sia per le utilitarie (le varie versioni del modello Wira) che per i nuovi modelli di fascia alta.
  • Sovvenzioni per il turismo, con riduzione delle imposte per tutti i pacchetti turistici... solo all'interno del territorio nazionale.
  • L'IVA non venne aumentata in nessun caso: rimase al 5%, valore considerato già piuttosto alto. Questo infatti è un valore di riferimento negli Stati asiatici, dall'Iran a Taiwan: talvolta raggiunge il 7%, altre volte è inferiore (a Singapore era del 3%).
  • La valuta nazionale venne svincolata dal dollaro di Singapore per dare più libertà di svalutazione (anche se la svalutazione toccò in particolare il Baht tailandese, non il Ringgit malese).

Il nostro governo al contrario sta attuando manovre puramente e dichiaratamente recessive, indicando che dobbiamo spendere di meno.
L'aumento dell'IVA è un chiaro esempio.
Infatti, tale aumento non porterà ad un incremento delle entrate per lo Stato, perché abbondantemente compensato dai cali negli acquisti. L'obiettivo non è aumentare gli introiti, ma far girare meno soldi (a meno che non siano dei perfetti dementi).
Quindi, seguiamo le indicazioni del governo e riduciamo gli acquisti.
Dobbiamo però farlo in maniera oculata, in modo da non ridurci allo stato di pezzenti.
*
Automobili:
I nostri padri erano abituati ad acquistare modelli via via più lussuosi, visto che di anno in anno il reddito aumentava.
Mio padre andava al lavoro in bicicletta (40 km al giorno), poi ha comprato una Lambretta scassata, quindi una 500, poi è arrivato il Maggiolino Volkswagen, seguito da un favoloso Maggiolone, un'Audi 80, una A4...
Oggi dobbiamo renderci conto che la situazione si è invertita.
Se sono costretto rottamare un'auto acquistata 10 anni fa con 15000 Euro, adesso devo cercar di spendere una cifra uguale o inferiore. Una spesa di 16000 Euro è difficilmente giustificabile.
Molti nuovi modelli sono imbottiti di optional spesso costosi e superflui: se ho potuto vivere benissimo e senza sacrificio senza di essi fino a ieri, perché adesso sembrano così necessari? Cerchiamo di non cadere nelle solite manovre di manipolazione mentale, che creano un'artificiosa dipendenza da oggetti che, soprattutto in un periodo come questo, risultano fuori dalla nostra portata oltreché inutili.
Oltre al prezzo valutate bene l'affidabilità, la durata, il costo dei ricambi e soprattutto il consumo di carburante.
Sembra strano per gli addetti, ma molto spesso gli acquirenti non si informano affatto sui prezzi di assistenza e ricambi, salvo poi lamentarsi quando un tagliando viene a costare 300 € o più (il costo di un tagliando... Ford, ad esempio, in assenza di problemi particolari, non raggiunge la metà).
La maggioranza degli acquirenti si rivolge sempre al solito concessionario "di fiducia", e cambia l'auto con un nuovo modello della medesima marca. Questo comportamento oggi non è più praticabile: bisogna essere disposti a valutare varie marche e, una volta deciso cosa acquistare, visitare parecchi concessionari. Nonostante la presenza di listini e direttive aziendali, potrete vedere differenze di prezzo tra i concessionari nell'ordine del 10%.
Se vi accontentate dell'auto in pronta consegna già disponibile nel salone, anche se non è del colore desiderato, il risparmio potrà essere superiore.
Questa libertà di scelta vi "costerà" qualche sacrificio e un po' di tempo, ma sarete abbondantemente ripagati.
*
Donazioni:
Le donazioni sono spesso la principale fonte di sostentamento di molte organizzazioni di assistenza e di volontariato.
In un periodo di crisi come questo soffrono per una netta diminuzione di introiti (con spese sempre crescenti).
Il mio consiglio qui NON è quello di tagliare le donazioni che eventualmente elargite (includendo il 5 per mille e l'8 per mille delle dichiarazioni dei redditi), ma di selezionare attentamente i destinatari di questi soldi.
Infatti esistono molte organizzazioni, tra l'altro si tratta delle più note, che già  ricevono sovvenzioni da enti statali, e magari spendono buona parte dei soldi per pagare personale stipendiato e per le solite non identificate "spese di gestione".
Al contrario altre organizzazioni sono ben più efficienti: operano solo con volontari (personale stipendiato nullo o quasi) e le donazioni vengono effettivamente utilizzate per gli scopi dichiarati, con risultati chiari e ben documentati.
Tra le prime ce ne sono tantissime... ricordate l'Operazione Arcobaleno, per sostenere la popolazione albanese alcuni anni fa? Pare che agli Albanesi non arrivò quasi nulla.
Tra le seconde vorrei segnalare in particolare le seguenti, che conosco bene e sicuramento utilizzano i fondi come i donatori vorrebbero:
  • Opera San Francesco, http://www.operasanfrancesco.it/, che fornisce vitto, vestiario e cure mediche ai poveri e senzatetto di Milano,
  • Comitato Maria Letizia Verga, http://www.comitatomarialetiziaverga.it/, che supporta progetti per la degenza ospedaliera di bambini affetti da leucemia e sostiene la ricerca scientifica (acquisto di materiale diagnostico ecc.) presso l'Ospedale di Monza,
  • Associazione per il Bambino in Ospedale, http://www.abio.org/, che fornisce assistenza ospedaliera ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici e alle loro famiglie in tutta Italia.
Per chi ama gli animali segnalo la LAV, lega anti vivisezione, che è realmente attiva nella protezione degli animali.
Non mi fido invece delle associazioni che inviano soldi all'estero: per quanto ne so, la maggior parte del denaro viene intercettata e finisce nelle mani delle mafie locali. E in un periodo di crisi, ritengo che sia meglio mantenere il denaro entro i confini nazionali.
Arrivederci alla prossima lezione.

mercoledì 28 marzo 2012

O: Manuale di sopravvivenza finanziaria - lezione 1

O: opinione (anche se si tratta di istruzioni tecniche).

Il costo della vita sta aumentando sensibilmente, ma negli ultimi anni è mancato il relativo adeguamento degli stipendi, con un conseguente impoverimento generale.
L'inflazione ufficialmente trasmessa al pubblico attraverso i mezzi di informazione viene accuratamente manipolata, in modo da non considerare tutti i costi aggiuntivi dovuti alle nuove tasse, agli incrementi di quelle già esistenti, e agli aumenti tariffari (assicurazioni, sanzioni, multe, trasporti urbani e interurbani, nuove aree urbane con pedaggio, parcheggi a pagamento, ticket sanitari ecc.).

Si rende quindi sempre più necessario ridurre o meglio annullare tutte le spese superflue, e ottimizzare le uscite dovute invece all'acquisto di beni effettivamente necessari.

Di fatto questa situazione si verificò in Italia durante l'ultima guerra, oltre 60 anni fa, e quindi è rimasta nella memoria di pochi. Però proprio da questi veterani dobbiamo imparare innanzitutto a distinguere il necessario dal superfluo: le nuove generazioni non sono assolutamente abituate a farlo, e sarebbe bene cominciare ad aprire gli occhi per mettere in salvo qualcosa, prima che sia troppo tardi.

Oltre ai punti già descritti in "come farsi sentire -2", che ritengo fondamentali, aggiungo alcuni ulteriori elementi su cui lavorare quotidianamente.
Invito anche i lettori ad aggiungere suggerimenti e consigli.

Mentre Monti mette in sesto i conti dello Stato, senza assolutamente toccare gli sprechi (numero dei parlamentari, province ecc.), noi dobbiamo mettere in sesto i nostri conti.

Quindi, partiamo dalla lezione 1...

Riscaldamento domestico.

Quella che segue è una nota tecnica riservata a chi abita in condomìni con caldaia centralizzata e contatore di consumo, con impianto irradiante a termosifoni (non a pavimento). Questi sistemi sono diventati molto alla moda negli ultimi 5 anni.

In teoria, per un corretto conteggio del consumo, bisogna moltiplicare il flusso di acqua per la differenza di temperatura tra l'acqua in ingresso e quella in uscita: solo in questo modo il conteggio delle calorie impiegate viene effettuato correttamente. Quindi servirebbero 2 sonde di temperatura e un contatore di flusso per ogni appartamento.
In realtà invece, in tutti gli impianti che ho visto, è presente il solo contatore di flusso (metri cubi d'acqua).
La tariffa da corrispondere quindi viene calcolata semplicemente in maniera proporzionale alla suddivisione dei metri cubi d'acqua tra i vari condomini.
Si tratta di un conteggio del tutto arbitrario, soggetto a diversi tipi di manipolazione, che possono far risparmiare considerevolmente.

La sostituzione dei caloriferi con altri, di superficie maggiorata, è una pratica tecnicamente valida (consente di riscaldare l'appartamento in minor tempo) ma scorretta e spesso vietata dal regolamento condominiale.

Il sistema consigliato di seguito è molto più semplice, legale, e con un po' di pazienza permette di risparmiare (a seconda dell'impianto, e di quanto è sovradimensionato) indicativamente dal 10% al 40%, a pari temperatura ambientale.

E' sufficiente regolare il rubinetto di ciascun calorifero in modo tale da avere, durante il funzionamento, una differenza di temperatura di circa 5-6 gradi tra la parte alta del calorifero e la parte bassa, meglio se misurata dalla parte opposta rispetto al tubo di uscita (che è sempre in basso).
In pratica si deve percepire una differenza di temperatura, pur mantenendo relativamente calda anche la parte bassa. Se invece la parte alta e la parte bassa sono circa alla stessa temperatura, sta passando una quantità d'acqua superiore a quella che vi serve effettivamente (ed è l'acqua che pagate inutilmente).

Con un po' di tentativi, in meno di una giornata, si può ottimizzare il flusso d'acqua di tutti i caloriferi.

Consiglio di partire con tutti i rubinetti quasi chiusi (~10% di portata), e procedere aprendo il rubinetto fino al punto in cui la parte bassa del calorifero si scalda a sufficienza, partendo dal calorifero più vicino all'albero di distribuzione e procedendo, calorifero per calorifero, verso il più lontano.
Per appartamenti su più livelli (con mansarda, soppalco ecc.) partite dal più basso.
NB: tutti i caloriferi devono essere ben spurgati dall'aria prima di iniziare il lavoro.

Se l'impianto è abbastanza sovradimensionato, vedrete che sarà possibile raggiungere la situazione cercata già con i rubinetti semichiusi: avrete quasi la stessa dissipazione di calore (lo stesso potere calorifico, e quindi la stessa temperatura in casa a pari tempo di funzionamento) con molta meno acqua. E quindi con molta meno spesa.
Tutto legale, regolare, senza nessuna spesa né intervento di tecnici esterni... nessuno può dirvi nulla.

Attenzione: non installate quei costosi rubinetti con termostato integrato che vendono nei centri per il fai-da-te: non servono a nulla e costano un sacco di soldi, oltre a rendere poco pratico il sistema descritto sopra.
Se li avete già, potete comunque mettere in pratica questo sistema agendo (solitamente è richiesto l'uso di una chiave a brugola) sulla valvola del tubo di uscita anziche sul rubinetto d'entrata.

Arrivederci alla prossima puntata.

mercoledì 4 gennaio 2012

O: gravidanza e aborto

O: opinione.

Motivo: ho voluto inserire alcune riflessioni personali sul post precedente, che invece conteneva unicamente dati scientifici liberi da qualsiasi zavorra ideologica, religiosa, culturale ecc.
  1. "Interruzione di gravidanza" è la versione politically correct del termine "aborto". Trattandosi comunque di aborto, continuerò ad utilizzare questo termine.
  2. L'aborto è una terapia, rivolta alla madre, unicamente nei casi in cui la gravidanza è una patologia in sé oppure un'aggravante per una preesistente patologia della madre. Quindi non si dovrebbe parlare di "aborto terapeutico" quando è volto a terminare una condizione patologica del feto (ad esempio una patologia genetica), non della madre. In questo caso non è terapia ma eutanasia: non si vuol far nascere un essere che potrebbe trascorrere una vita di sofferenze, e magari non si vuole che la famiglia si carichi di un simile peso
  3. Quest'ultima di fatto è una scusa, almeno in Italia, dove non c'è l'obbligo di riconoscere un bambino come figlio (lo si può abbandonare in ospedale, e i servizi sociali se ne fanno carico).
  4. Una madre è tale dal momento del concepimento, avendo sostanzialmente in sè il proprio figlio.
  5. E' perlomeno curioso sentir dire che solo i Cattolici sono contrari all'aborto, perché sostengono che la vita della persona inizia con il concepimento: infatti questo è ciò che dice la scienza. I Cattolici si limitano a sostenere che l'embrione e il feto, come esseri umani viventi, hanno già un'anima immortale. Ritengo che, prima di parlare, tante persone dovrebbero andare a studiare. Non tanto, basta veramente poco per arrivare a concetti così basilari.
  6. Se un genitore considera un figlio come un diritto, quindi qualcosa che si fa (si produce, si crea autonomamente) a proprio piacimento e quando lo si desidera, è naturale volerlo perfetto, aderente a propri concetti di bellezza e felicità, e magari poter sciegliere il sesso e selezionare altri particolari fisici. Avendolo fatto, è pensabile poterlo distruggere (o poter distruggere gli embrioni che non soddisfano certi requisiti, come si fa ad esempio con la fivet). Questo è il concetto trasmesso dalla cultura, non solo attuale: nell'antichità i neonati deformi venivano soppressi, l'eugenetica ha avuto una fase di notorietà con il nazismo ecc. ecc. ma cosa significa questo? Forse che ci consideriamo animali d'allevamento, da riprodurre e selezionare come si fa con un prodotto industriale?
  7. Ci sono sistemi di diagnosi prenatale che vengono usati esclusivamente per determinare se permettere la continuazione della gravidanza o abortire, mentre negli ultimi anni si sono sviluppate tecniche mediche e chirurgiche in grado di curare ed eventualmente guarire patologie fetali: questo dovrebbe essere l'unico scopo permesso dalla sanità per tali accertamenti.
  8. Alcuni sistemi di diagnosi prenatale sono estremamente pericolosi per il feto, e contemporaneamente limitati e fallaci (l'amniocentesi causa 1 aborto ogni 200 casi, permette di diagnosticare 4 malattie genetiche su circa 15000 conosciute, con possibilità di risultati falsi-positivi e falsi-negativi). Accetteremmo di farci sottoporre ad un esame con una simile statistica di mortalità e affidabilità?
  9. Ultimamente è stata riportata la notizia secondo cui i nonni avrebbero convinto la figlia ad abortire un nipotino. Non per questioni terapeutiche, ma per questioni etniche (il padre del nipote sarebbe un ragazzo albanese) e di convenienza familiare o, come loro stessi hanno dichiarato, di "ragionevolezza". Evidentemente la legge italiana consente anche questo. Madre Teresa di Calcutta disse "...se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me". Questa storia dei nonni va ben oltre una visione così pessimistica, pare uscita da un film horror a sfondo satanico.
Ciao a tutti,
Roberto

venerdì 30 dicembre 2011

O: per farsi sentire -1

O: opinioni personali su... come far sentire la propria voce in Italia
Motivo del post: è facile far rumore, ma non lo è altrettanto essere ascoltati. Però abbiamo delle buone armi a disposizione, e nessuno (o quasi) le usa, per ignoranza, disfattismo, pigrizia...

In questi mesi abbiamo sperimentato come una crisi, inventata dai poteri finanziari, alimentata dalle inefficienze della politica, aggravata dalla zavorra dei parassiti (evasori fiscali, personaggi politici con n incarichi ecc.) sia stata scaricata interamente, in termini di costi, sui cittadini.

Tra i cittadini sono stati volutamente scelti - come sempre - quelli già nelle mire dei poteri forti dello Stato. Quindi:
  • Sono state aumentate le imposte (1% in più di IVA, in pratica un ulteriore 1% di inflazione sulle spalle di chi già paga l'IVA su tutto), le accise sui carburanti (che producono un'ulteriore aggravio inflazionistico, vista la scelta tutta italiana di penalizzare i trasporti non su gomma), e sono state ridotte le pensioni (che prospettive hanno i giovani oggi?).
  • Non si è fatto nulla per ridurre i privilegi di casta.
  • I cittadini fino ad ora intoccabili (evasori, truffatori, falsi nullatenenti ecc.) restano tranquillamente tali.
Nel frattempo sono stati diffusi dati abilmente manipolati, in particolare dall'insediamento di un certo Monti al governo (che, mi piace ricordare, non è stato votato da nessuno).
Tra questi, strane notizie su aggravi per le spese della famiglia media italiana, quando si sa bene che la famiglia media italiana non può assolutamente permettersi spese aggiuntive: già arriva a fatica a fine mese.
A questo si aggiunge anche la visibilità madiatica data ad operazioni della Guardia di Finanza che invece sono routine quotidiana: un chiaro esempio di manipolazione della realtà, per dare la falsa impressione che il governo stia lavorando per noi.

Quindi?

Semplice: dato che il capofamiglia medio italiano sa fare i conti molto meglio di Monti e dei suoi abilissimi "tecnici", la famiglia media italiana non spenderà un solo euro in più, ma taglierà i consumi in modo da mantenere la spesa finale costante. Con buona pace per l'economia italiana, che verrà ulteriormente depressa.

Esempio: stavo per acquistare una nuova auto... ma è aumentata l'IVA (grazie caro leader Berlusconi). Qualche conto veloce: 1% di IVA = 200 Euro all'anno, più o meno. => Devo tagliare 200 Euro all'anno, 2000 Euro in 10 anni (che è la durata media di un'auto). Ma 2000 Euro è anche il costo annuo della macchina (considerando 20000 Euro il suo prezzo) quindi... ritardando l'acquisto della macchina di un anno recupero automaticamente tutto l'aumento dell'IVA per 10 anni.
Così ho rimandato di un anno.
Viste le statistiche delle vendite di auto in Italia, tanti altri hanno fanno dei conti simili.

Veniamo al punto, che è il titolo di questo post: come farsi sentire?

Per farsi sentire è indispensabile creare dei problemi.
Questo va fatto nei limiti legali e senza tirarsi la zappa sui piedi, ovviamente.
I problemi devono essere visibili e palesi.
Devono colpire, nella sostanza o nell'immagine, chi si è reso responsabile della situazione. In questo caso i nostri politicanti.

Un modo è già stato detto, nell'esempio qui sopra. Gli Italiani hanno tagliato (del 18% si dice) anche le spese legate al Natale: regali, pranzi ecc.: altro metodo, magari obbligato per molti, ma efficace.

In altre parole, è necessario operare una scelta oculata su:
- spese non necessarie, facilmente eliminabili,
- spese ottimizzabili attraverso una scelta oculata,
in particolare se questa scelta produce un risultato visibile.

Tra le spese non necessarie, da tagliare alla radice, io suggerirei:
  • Quotidiani, che tanto sono più o meno tutti allineati e controllati. E con internet sono superflui.
  • Settimanali, che raccolgono e diffondono solo spazzatura culturale.
  • Sigarette, visto che non fanno bene e buona parte del prezzo va allo Stato.
  • Giochi d'azzardo: ricordate che vince sempre il banco, che nel nostro caso è ancora lo Stato. In Economia l'azzardo viene anche detto "tassa sulla stupidità"... meditate...
  • Gratta e Vinci e simili, per quanto detto sopra, e perché è capitato che non abbiano pagato le vincite.
Tra le spese ottimizzabili ricordo:
  • La benzina: scegliete distributori con il minor prezzo, evitate accuratamente quelli sulle autostrade, se abitate a meno di 20km da Svizzera o Slovenia andate là... se non avete tempo trovate qualcuno che si presti ad andare con la vostra macchina oltre confine per fare il pieno (può essere un nuovo lavoro per giovani disoccupati o pensionati in miseria). Evitate anche i marchi che offrono punti fedeltà: a conti fatti vi prendono solo per i fondelli.
  • Supermercati: dove possibile, optare per i vari discount. Provate una volta, vi renderete conto subito della differenza, a pari qualità (se si sa scegliere cosa comprare e cosa no). Anche qui, evitate chi offre punti e sconti, a fronte di prezzi più alti.
  • Cinema: valutate il prezzo del biglietto. I multisala costano generalmente molto più dei cinema tradizionali, sono più caotici e affollati, e tante volte pure più lontani e scomodi da raggiungere. Inoltre sono fatti per indurre gli sprovveduti ad aggiungere spese superflue. Questo maggior prezzo non è giustificabile, dato che è ampiamente coperto dai maggiori introiti pubblicitari. E portatevi la bottiglietta d'acqua da casa! Se siete tanto pigri da non farlo, allora è giusto che paghiate 3 Euro quello che al supermercato costa pochi centesimi.
  • Pay-TV: Le offerte del gruppo di monopolio peggiorano, il servizio è indecente (non spediscono più neanche la programmazione mensile, per cambiare la formulazione dei "pacchetti" bisogna chiamare un numero telefonico a pagamento e poi attendere mesi, senza garanzie che se ne ricordino) e i prezzi aumentano continuamente. Per contro, abbiamo tanti nuovi canali gratuiti attraverso la rete digitale terrestre, e nuove offerte di pay-TV con costi più ridotti e a consumo. Inoltre ci sono programmi interessanti disponibili via internet. Valutate bene le vostre necessità prima di attivare o di rinnovare una simile spesa.
Questo era il post -1, prima o poi aggiungo il -2.
Ciaociao

D: cancellazione delle impronte digitali

D
Come cancellare o modificare le impronte digitali.
Questo è un esperimento, che chiunque può fare, senza gravi pericoli se si seguono attentamente le istruzioni e le precauzioni. L'ho sviluppato a seguito di un incidente domestico (questo in effetti è stato molto pericoloso) accadutomi circa 25 anni fa. Come conseguenza, ho ancora una zona di un polpastrello senza impronte digitali.
Motivo di questo post: 1 - è un metodo alternativo ai tatuaggi e al piercing per personalizzare il proprio corpo, ma con minori conseguenze e una notevolissima originalità. 2 - i controlli di identità stanno diventando sempre più invadenti, arrivando al tracciamento degli spostamenti, delle spese, delle abitudini, dei gusti ecc. La mia opnione è che chi delinque deve essere individuato al momento del reato e punito in maniera tale che né lui, né altri che abbiano compiuto il medesimo reato ma siano rimasti impuniti, possano mai più nemmeno pensare di compiere di nuovo lo stesso reato. Questo senza ledere le libertà (tra cui il diritto alla privacy) di chi rispetta le leggi.
Invito: divulgare questa libera informazione, in particolare attraverso sistemi peer-to-peer, in modo da rendere inefficaci eventuali tentativi di censura da parte di organi governativi e simili.

Preambolo tecnico:
  • Ci sono vari tipi di ustione, ognuno generalmente suddiviso in 3 gradi di gravità (secondo la profondità). La pericolosità dell'ustione però dipende non solo dal grado ma anche dalla superficie corporea ustionata.
  • Tra i tipi, sono note le ustioni da caldo, da freddo, da prodotti chimici, da corrente elettrica.
  • Le ustioni da corrente elettrica sono particolari principalmente per 2 ragioni: non causano dolore e lasciano cicatrici indelebili, anche se superficiali.
  • Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo può essere pericoloso in molti casi, in altri non influisce, in altri ancora viene usato a scopo terapeutico (marconiterapia, ionoforesi ecc.). I parametri da considerare per prevedere gli effetti sono: durata, frequenza della corrente e intensità. Si noti che la tensione è un parametro secondario, non elencato.
  • Controindicazioni per chiunque abbia un elettromedicale impiantato (ad esempio un pace maker) e per donne gravide. Possibili complicazioni da valutare per cardiopatici.
Qui arrivo a 2 punti principali:
  • Chi si occupa di elettroforesi (affettuata con apparecchiature e modalità specifiche, che generano un passaggio di corrente elettrica continua, non oltre 10 milliAmpére, per durate nell'ordine delle decine di minuti) sa bene che, se la corrente è troppo alta rispetto all'area cutanea interessata, per tempi eccessivamente lunghi, si generano ustioni. Tali ustioni sono indolori, sia durante il trattamento (il paziente non si accorge che la cute si sta bruciando) che dopo. La guarigione è veloce (pochi giorni, senza terapie specifiche), ma rimane una cicatrice caratterizzata da una zona cutanea liscia e leggermente più chiara. Tale cicatrice è permanente. La sensibilità tattile non viene alterata.
  • Un'ustione da corrente elettrica (mentre riparavo un elettrodomestico, in assenza di salvavita) casualmente avvenuta su un polpastrello, come detto sopra, mi ha causato lo spianamento delle impronte digitali. Dopo 25 anni nulla è cambiato.
Quindi, unendo i 2 punti menzionati, direi che è possibile spianare in modo sicuro, indolore, definitivo l'impronta di un polpastrello nel modo seguente:
  • Procurarsi un apparecchio per elettroforesi. In Italia è possibile acquistarlo, da montare o già montato, attraverso Nuova Elettronica (http://www.nuovaelettronica.it/) senza spendere un capitale. E' alimentato a batteria, non ci sono assolutamente rischi di folgorazione. Oppure rivolgetevi ad un fisioterapista molto fidato, che sicuramente avrà l'apparecchiatura professionale. Osservare le precauzioni indicate, attenzione alle controindicazioni (tra cui quelle già menzionate sopra).
  • Appoggiare un polpastrello bagnato (uno solo per volta) su una qualunque delle 2 placche, e applicare l'altra placca su una superficie estesa, possibilmente sull'avambraccio, dallo stesso lato, meglio se depilato (ma non di recente), senza ferite, nei o altre imperfezioni. Placca bagnata e ben aderente. Nessun farmaco su nessuna delle 2 placche.
  • Accendere l'apparecchio e alzare la corrente fino a sentire una leggera sensazione di fastidio sul dito, comunque senza passare i 5 milliAmpére (2 o 3 dovrebbero bastare).
  • Attendere 5 minuti e vedere il risultato (spegnete l'apparecchio prima di sollevare il dito). Ripetere l'operazione se la cute del polpastrello non è ben arrossata. La cute dell'avambraccio non deve arrossarsi.
Se, anzichè spianare le impronte, volete sostituirle con un disegno, potete provare nel modo seguente:
  • Create il disegno voluto con un filo di rame, indicativamente da mezzo millimetro di diamtero, piegandolo con una pinzetta. Dovrebbe venire come una specie di piccolo marchio, piatto e sottile...
  • Mettete questo disegno tra il polpastrello e la placca, premendo in modo che la cute aderisca al disegno ma senza toccare direttamente la placca.
  • Tenete conto che la superficie cutanea interessata al passaggio di corrente è minore che nel caso spiegato in precedenza: usate un'intensità proporzionalmente ridotta.
Fatelo solo se siete ben sicuri, consapevoli, maggiorenni, e in ogni caso non mi assumo alcuna responsabilità.
Buon divertimento...

D: gravidanza e aborto

D: questo post contiene dati, non opinioni. Tra le opinioni - escluse dal testo che segue - annovero anche l'etica, la morale, la religione, la politica.
Feto di 15 settimane
Motivo di questo post: una trasmissione radiofonica ascoltata di recente, con interviste e interventi telefonici, relativa all'aborto. Al di là delle opinioni, mi ha stupito l'estrema ignoranza di molti (in particolare delle donne) in tema di gravidanza. Alcuni commenti indicavano chiaramente una conoscenza non solo parziale, ma anche distorta o totalmente errata della fisiologia fetale e dello sviluppo in generale.
Dato che conosco la materia, se non altro per averla studiata per 2 anni durante un lavoro di ricerca universitaria presso un ospedale di Milano, ho voluto elencare di seguito alcuni punti, semplici e fermi, sempre incontestabili.

Quindi, ecco di seguito qualche nozione di fisiologia. La trattazione non richiede particolari conoscenze preliminari, ed è rivolta a chiunque ne sia interessato, di qualsiasi età.
  • Lo sviluppo dell'essere umano è un "continuum" che parte dal concepimento e arriva alla morte. Durante questo ciclo non ci sono discontinuità.
  • La suddivisione in fasi standard (embrione, feto, neonato, bambino, adolescente...) ha un'utilità pratica ma non corrisponde a precisi passaggi fisiologici: ogni fase è stata definita in base a specifiche caratteristiche, ma il passaggio tra fase e fase non è caratterizzato da un punto di discontinuità.
  • La nascita, che determina il passaggio dalla fase fetale a quella neonatale, è un fattore esterno al corpo dell'essere umano nascente, tanto che può essere anticipato o posticipato artificialmente, senza conseguenze (entro certi limiti, comunque relativamente ampi rispetto alle 40 settimane della gravidanza a termine). La nascita produce una serie di cambiamenti repentini, in particolare una completa ridistribuzione del circolo sanguigno e l'espansione dei polmoni. Tutti questi cambiamenti sono una conseguenza del fattore esterno "nascita", che avviene di norma quando il corpo del feto ha raggiunto un livello di sviluppo tale da poterne far fronte.
  • Il punto precedente non indica un passaggio da un corpo non sviluppato ad uno sviluppato: il processo di sviluppo è sempre graduale. Da questo punto di vista, non c'è sostanziale differenza tra un feto, un mese prima della nascita, e un neonato, un mese dopo la nascita. Prima della nascita non respirava, ma solo perché l'ambiente a lui esterno non lo permetteva. Ne aveva comunque la capacità (alcune settimane prima della nascita il feto compie delle contrazioni del diaframma e dei muscoli toracici, in pratica una sorta di ginnastica respiratoria in preparazione al parto).
  • Dire che "un feto alla ventesima settimana non è ancora sviluppato" è corretto, ma lo è tanto quanto "un bambino di 6 mesi non è ancora sviluppato". Si consideri che lo scheletro completa lo sviluppo attorno ai 20 anni di età, così come l'apparato endocrino. L'apparato riproduttivo si completa verso i 16 anni. Un neonato non è dotato di una termoregolazione completamente autonoma, non vede distintamente per alcuni mesi, non ha coscienza di sè (al pari di un gatto, ad esempio) fino all'età di circa 3 anni. Al contrario, sente distintamente i suoni e può memorizzarli da prima della nascita. La sensibilità al dolore si sviluppa completamente attorno alla ventesima settimana di gravidanza, il tatto inizia a svilupparsi molto prima, facendo capo a strutture cerebrali "arcaiche". Perlomeno dalla trentesima settimana un feto sogna durante le fasi di sonno.
  • Da un punto di vista puramente fisiologico, non c'è differenza tra la soppressione di un neonato o di un feto, o di un adulto. La differenziazione avviene unicamente sul piano legale (dipende dai Paesi).
Detto questo aggiungo che (altri dati, provati e incontestabili):
  • E' errato comparare l'embrione ad un grumo cellulare appartenente alla madre, al pari di un ascesso o di un tumore (ho sentito personalmente questo paragone più di una volta, addirittura da parte di personale medico). Infatti l'embrione è caratterizzato, dal momento del concepimento, da un patrimonio genetico unico e personale. I suoi 46 cromosomi (23 derivanti dallo spermatozoo e 23 dall'ovulo) sono già presenti e definitivi. Tale patrimonio genetico resterà tale e inalterato durante tutto lo sviluppo, quindi caratterizza l'individuo per tutta la vita, dal concepimento alla morte.
  • Dal concepimento alla nascita (e oltre), madre e figlio restano 2 individui distinti e nettamente separati. Il figlio ha un proprio DNA, e svilupperà anche una circolazione sanguigna indipendente (tra madre e figlio si crea un passaggio per osmosi attraverso la placenta di ossigeno, anidride carbonica, sostanze nutritive e di scarto, ma non c'è scambio di sangue né di altro materiale cellulare).
  • Durante un aborto, a qualunque stadio venga effettuato e con qualunque metodica, non viene somministrata alcuna anestesia al feto. Tutte le metodiche abortive, meccaniche e chimiche, sono estremamente dolorose per un feto che abbia già sviluppato le strutture preposte alla sensazione del dolore.
Con questo spero di aver chiarito qualche punto importante e utile per poter discutere di aborto in modo libero da condizionamenti di parte, che siano religiosi, politici o altro, e per potersi difendere da chi cerca di diffondere informazioni false.

Ripeto l'avviso: è successo che medici abbiano dato informazioni false alle pazienti, come indicato qui sopra. Non posso sapere se si sia trattato di pura incompetenza, o di una scarsa professionalità pilotata da interessi personali, ma la cosa capita... quindi fate attenzione a quanto vi viene propinato.

Un qualunque testo universitario di embriologia potrà completare il quadro a chi volesse approfondire ulteriormente la materia. Sarò comunque disponibile per eventuali domande da parte dei lettori.

Buon anno a tutti!

Introduzione al blog

Come indicato nella descrizione, questo blog contiene 2 soli tipi di scritti:
  1. Mie opinioni: sono libere, e voi lettori siete liberi di condividerle o meno, potete contestarle, ma non riconosco a nessuno il diritto di contestare me (come persona) per tali opinioni, né tanto meno la possibilità di attuare qualsiasi forma di censura ideologica.
  2. Dati incontestabili, del tipo 2+2=4. Se a qualcuno questo non piace, sono fatti suoi. Resta 2+2=4. Quindi qualsiasi commento è superfluo.
Sia i dati che le opinioni possono dare fastidio a qualcuno: mi auguro che tali persone sfruttano l'occasione per cercare di pensare il motivo di tale fastidio. Abbiamo tutti un cervello, e la natura ci chiama a utilizzarlo: dovrebbe significare che utilizzarlo fa bene. Questo è l'invito che faccio a tutti.

Perché scrivere dati incontestabili, quindi assolutamente ovvi?
Lo faccio perché, in perfetto stile "1984" di G.Orwell, tante nozioni vengono volutamente nascoste o inconsciamente ignorate per favorire i comodi di qualcuno, magari importante e sicuramente influente. Questo blog quindi si inserisce di traverso rispetto alla tendenza al "politically correct" tanto di moda negli ultimi decenni.

Perché scrivere anche le mie opinioni?
Questa è semplice curiosità, per vederne l'effetto.

Link: Collegamenti ad altri siti internet e blog ritenuti interessanti e pertinenti verranno aggiunti sulla colonna a destra. Ciò non indica che ne condivida il contenuto: li aggiungo se ritengo che esprimano liberamente opinioni degne di nota e di divulgazione.
Dato che il mio blog non è per soli adulti, non aggiungo collegamenti ad altri siti vietati ai minori.
Chi volesse far aggiungere il proprio sito/blog nell'elenco deve semplicemente inviarmi la richiesta, e contraccambiare se/quando la richiesta verrà accettata.